Caratteristiche: 2500 metri
Si segue lo stesso percorso descritto al n.4 fino al primo incrocio con la carrozzabile per Calogna. Invece di salire verso il Crusòn, si prosegue sulla strada asfaltata fino alla Villa Farinelli. Qui si prende a destra (indicazione: San Paolo) passando fra la villa e le adiacenti cascine e proseguendo sul pianoro in linea retta su di uno stradino ben tracciato e mal tenuto.
Si incontrano, in località Pünc, sulla sinistra una santella del Crocifisso con la Madonna e i santi Giuseppe, Pietro e Matteo (XIX secolo) e, più avanti, una santella più moderna di Santa Rita sulla facciata di un edificio. Subito dopo si passa il Rio Paronelle e si continua in piano addentrandosi nel bosco.
Più avanti si trovano due bivi: il primo, mal segnato, porta sulla destra verso la località Santa Croce (un montirozzo sovrastato da una santella con Crocifisso, Madonna, San Giuseppe e San Luigi) e poi, dopo un guado sul Rio San Paolo, al quartiere Carcioni.
Il secondo si trova in corrispondenza del masso "caduto" ricordato da una leggenda locale: la bella pavimentazione in boccelle viene improvvisamente interrotta da un masso posto di traverso che non ha nessuna spiegazione funzionale. Scavalcando il masso si sale verso un dirupo, prima del quale si incontra una grande roccia con una incisione a croce.
Si prosegue invece svoltando a destra fino ad incontrare un comodo guado sul torrente, dopo il quale il percorso comincia a salire rapidamente con una serie di tornanti franosi. In cima alla salita ci si trova su di un ampio pianoro (detto "Monte Pianezza") all'inizio del quale si trovano (sulla sinistra) i resti di una croce rogazionale in legno e (sulla destra) una cascina decorata con strane finte finestre ogivali.
Si prosegue in piano ammirando sulla destra l'ampio panorama: sulla sinistra compare in fondo alla strada il terrapieno di San Paolo sul quale sale un breve tortuoso stradino mentre la strada fino a qui percorsa prosegue verso Magognino e i Falchetti.
Si giunge al terrazzo su cui si trova l'antica chiesa: la posizione è incantevole e il luogo ricco di presenze storiche e simboliche. Un masso coppellato (100 metri davanti alla facciata della chiesa), una pietra incisa (50 metri a sud-ovest dal masso) e numerosi ritrovamenti archeologici ricordano la storia di un antico villaggio e le memorie di un centro spirituale, forse dedicato ad un culto solare.
La conformazione "poco naturale" della parte meridionale del pianoro, la presenza di una chiesa antichissima dedicata ad un Santo "solare" e la sua puntuale divisione fra tre diverse comunità (due pietre di confine dividono lo spazio fra Calogna, Belgirate e Magognino) contribuiscono alla misteriosità ed al fascino del sito che merita più di una visita frettolosa.
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